Firenze, che maratona!

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Apro questo blog in modo un po' improvviso, ma i giorni passano e raccontare a freddo questa mia seconda maratona ormai non è più la stessa cosa; vorrei ricordare la piacevole e breve chiacchierata con Andrea Rigo che, assieme a tante altre, mi è stata d'aiuto nella decisione definitiva di aprire un nuovo blog di corsa.
Questo sarà semplicemente un diario o poco più, ma rileggendolo vorrei continuare a ricordare certi momenti, che altrimenti andrebbero in parte persi nel trascorrere del tempo.
Cosa ricordare poi di questa maratona che, ancor più della precedente, ha saputo emozionarmi?
Davvero tante cose, ma soprattutto il tifo della gente lungo le strade di Firenze che è stato fantastico, un vero spettacolo dall'inizio alla fine; tra loro mia moglie ed i bimbi, Barbarella sorridente e onnipresente lungo il percorso, le donne di Diego e quella di Kikko.
Voglio ricordarmi anche i primi 30km, corsi quasi tutti con il gruppo di Orlando Pizzolato, prima che i problemi muscolari, che mi facevano compagnia da più di un mese, mi costringessero ad abbandonare definitivamente l'andatura dei 4'/km; di essi non voglio assolutamente scordare quelli dal 20° al 30°, quando la mia mente combatteva contro ii glutei ed il bacino che proseguendo si irrigidivano.
E non posso scordarmi nemmeno del cavalcavia prima del 25°km, con il gruppo di Orlando che mi da metri in salita ed io che li recupero in un chilometro dopo la discesa che segue, poi il passaggio in Piazza Duomo al 28° con le urla della gente e la strada che inizia a salire assieme alla paura di ciò che verrà; lì sono costretto progressivamente a rallentare per la poca fluidità di corsa, ma velocemente perdo anche il controllo delle gambe che iniziano a cementificarsi, e con esse la speranza di chiudere almeno sotto le 2h50'.
Infine da non scordare c'è il dolore che mi accompagnerà dopo l'arrivo fino all'appartamento, lo porto volentieri con me; dopo esser costretto a correre sopra i 5'/km dal 36°, con il terrore di fermarmi a camminare e di non ripartire più, finalmente giungo al traguardo e mi fermo, ed è a quel punto che deambulare per ancora un ora, fino a raggiungere l'appartamento diventa veramente un impresa.
In certi momenti ho avuto voglia di piangere, ma l'orgoglio di aver chiuso ancora e comunque la maratona sotto le tre ore mi ha placato.
Ed ora che rimane?
Un corpo da guarire, almeno un mese di corsa tranquilla ed un blog nuovo di zecca da pasticciare.

4 commenti:

Kikko ha detto...

Hai ragione è stata una gran bella maratona,splendida città e splendida cornice di gente,quando deciderai di fare NY vedrai che tifo troverai!
P.S. Roby(la mia compagna)ti ringrazia per averla menzionata nel tuo post,ormai è una tifosa di noi runner;)

Pimpe ha detto...

Ritorneranno tempi migliori... adesso cazzeggia un po' che ti divertirai ;-)

KayakRunner ha detto...

La tua maratona mi ha ricordato tanto la mia ultima di Venezia. Domenica a Reggio voglio partire più tranquillo e poi dare quello che mi resta alla fine.

P.S: dico ogni volta così e poi la gara stravolge sempre i miei piani...

Alvin ha detto...

Arrivo tardi, ho guardato la Firenze marathon in TV e ti ho visto inquadrato subito dopo la partenza con la tua barba "talebana" :) maglietta rosa e cappellino... complimenti per aver portato a termine un'altra impresa, guardando su Tds fino al 25° mi dicevo o Furio ha il Chip di Pizzolato o viceversa...:) un peccato per le rogne fisiche che ti han seguito fino a Firenze altrimenti il finale sarebbe stato ben diverso!!

Appoggio in pieno la riapertura del tuo diario di corsa!!!

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